Assistenza sanitaria: un argomento sempre di attualità... ma solo per
pochi (3
agosto 2005)
Una recente notizia di stampa riporta che ancora una volta la Regione
Veneto si sta muovendo con energia, determinazione e iniziativa nel
campo dell’assistenza sanitaria.
Come molti ricorderanno essa ha già deliberato di concedere il beneficio
ai corregionali residenti all’estero per tutta la durata del loro
soggiorno in Italia, superando il tabù del limite di novanta giorni
imposto dalla normativa nazionale.
In questi giorni la Regione Veneto ha individuato una nuovo strumento
per facilitare i rimborsi ed il disbrigo delle pratiche burocratiche per
chi dovesse malauguratamente ricorrere alle cure e prestazioni
farmaceutiche durante la propria permanenza nell’ambito dei 25 Paesi
della Unione Europea.
L’argomento salute merita una attenzione particolare, tanto più nei
momenti in cui le difficoltà appaiono più gravose da affrontare per la
lontananza dai luoghi di abituale residenza, dove la vicinanza dei
propri cari e la conoscenza delle situazioni facilita il superamento
delle difficoltà.
Per questo motivo meritava una particolare considerazione l’avvio
dell’iniziativa della Regione Veneto nella speranza che essa sarebbe
stata seguita da altre Istituzioni regionali, soprattutto nelle
circostanze attuali che vedono la grande maggioranza delle Regioni
governata dalla sinistra.
Finora però l’attesa è stata vana ed infruttuosa.
La circostanza non suscita grande meraviglia poiché il tema della salute
dei connazionali all’estero non sembra suscitare, al momento
dell’applicazione concreta e non in quello della richiesta demagogica,
grande interesse da quelle parti.
È sufficiente ricordare l’ardore con cui il dottor Bucchino, referente
dei DS per il Canadà, si è battuto nell’assemblea plenaria del CGIE di
dicembre 2004 contro l’ordine del giorno che chiedeva l’estensione
dell’assistenza sanitaria ai cittadini italiani residenti all’estero per
tutto il periodo della loro permanenza in Italia.
Si è in seguito registrato, fortunatamente, un ravvedimento che, anche
se tardivo, ha proposto un rinnovato impegno sul tema della salute:
l’augurio ora è che l’argomento sia ripreso anche in occasione della
ormai prossima Conferenza Stato-Regioni e P.A.-CGIE per richiamare
l’attenzione dei Governi regionali sul tema sensibile dell’assistenza
sanitaria ai connazionali all’estero.