Le primarie all'estero (20 ottobre 2005)
Ho seguito con molto interesse le analisi, gli apprezzamenti, le
critiche, circa i risultati delle primarie all’estero. Certamente le
valutazioni differiscono, anche di molto, se espresse da sinistra o
dalla destra: ma questo è nella logica delle cose.
Certo è che l’affluenza alle urne (ancorché limitate e di fortuna) è
stata veramente bassa e questo è il dato più importante e qualificante
dell’evento. Obiettivamente non credo che all’estero ci siano così pochi
seguaci della “sinistra” né tampoco posso immaginare che tutti gli altri
siano di “destra”. Probabilmente le motivazioni di questa consultazione
di parte sono state ritenute non talmente forti da spingere i più ad
esprimere la propria scelta.
Altra cosa sono le consultazioni politiche e poiché la scadenza
elettorale è ormai alle porte, tutti dovrebbero fare una più serena
riflessione, trovando anche soluzioni idonee per ottenere una
partecipazione massiccia.
Gli italiani all’estero, è la mia convinzione, hanno una gran voglia di
far sentire la loro responsabile voce, di rendersi disponibili per
contribuire a portare a soluzione problemi annosi riguardanti sia il
loro status di cittadini italiani all’estero ma anche di sostenere lo
sviluppo del Paese Italia.
Nel contesto, non posso dimenticare come i delegati del Kenya, Etiopia,
Marocco ed Algeria, i più percorrendo migliaia di chilometri, si
recarono al seggio (predisposto ad Algeri) per eleggere semplicemente il
Consigliere del CGIE: una partecipazione che ha sfiorato il 98% degli
aventi diritto.
Per dire che gli italiani in questo Continente hanno alto il senso di
partecipazione a consultazioni che possono avere ricadute positive per
la collettività ma è altrettanto vero che risiedono in un Continente
trascurato, meglio abbandonato: sia per quanto attiene la collettività
italiana che le popolazioni locali.
Gli italiani in Africa voteranno massicciamente, certamente non per
questo o quel partito ma per una rappresentatività a tutto tondo del
mondo dell’Associazionismo che abbia dimostrato di occuparsi seriamente
dei veri problemi continentali. L’A.I.E. - Associazione Italiani
all’Estero - non mancherà di dare il proprio responsabile sostegno.