Interventi

Relazione ai lavori della Continentale di Londra (2 aprile 2007)

La predisposizione del nuovo Avviso del Ministero del Lavoro e della P.S. per la formazione degli italiani residenti all’estero è stata realizzata attraverso il contributo di un Gruppo Tecnico che ha visto la partecipazione, oltre ai referenti dello stesso Ministero, anche di rappresentanti ed esperti del MAE, del CGIE, dell’ISFOL e di Italia Lavoro.
In effetti la Dr.ssa Vera Marincioni, Direttore Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione (MdL) intervenendo ad un Comitato di Presidenza, comunicò che il suo Dicastero, accogliendo una reiterata richiesta del CGIE, aveva inserito un rappresentante di tale Organismo nel Gruppo Tecnico: successivamente fu designato dal CGIE a farne parte, quale suo delegato, il Presidente della V Commissione tematica.
Il Gruppo si è incontrato, ad oggi, 5 volte (19.10.2006; 16.11.2006; 11.12.2006; 12.02.2007; 08.03.2007).
In tutte le occasioni di incontro del Comitato Tecnico è prevalso il confronto aperto da cui poi sono scaturiti orientamenti condivisi.
Peraltro gli interventi del Delegato CGIE tesi alla valorizzazione di tutte le figure tipiche in emigrazione potenzialmente interessate a questi corsi, sono state considerate, così come il maggior coinvolgimento dell’Organismo rappresentativo (COMITES), è stato ritenuto.
Anche alcune note del coordinamento degli Enti di Formazione professionale italiani in Svizzera, sono state oggetto di attenta riflessione del Comitato Tecnico.
Per l’elaborazione dell’Avviso è stato adottato un “nuovo approccio”, che affida alle Rappresentanze consolari e alle Comunità degli italiani all’estero un ruolo centrale nel percorso di individuazione degli interventi formativi. In particolare, ai Consolati è stato attribuito il compito, attraverso la consultazione dei Comites, di far emergere i fabbisogni di conoscenze e di competenze professionali degli italiani residenti nelle circoscrizioni consolari considerate. In questo modo si è inteso assicurare una più forte rispondenza delle iniziative di formazione finanziate alle effettive esigenze dei territori, una maggiore efficienza del processo e l’efficacia degli interventi.
Dal processo di consultazione sono pervenute 62 Schede di rilevazione dei fabbisogni inviate da altrettante Rappresentanze consolari; poco meno della metà di queste hanno chiesto al Ministero del lavoro di finanziare interventi formativi a favore degli italiani residenti per migliorarne l’occupabilità e per sviluppare l’adattabilità delle aziende italiane alle innovazione tecnologiche e organizzative che sono intervenute nei sistemi produttivi.
Dalle Schede di rilevazione dei fabbisogni pervenute risulta che accanto a realtà territoriali extra UE tradizionalmente raggiunte dai finanziamenti del Ministero del lavoro (Argentina e Svizzera tra queste), emergono necessità formative espresse da Aree sino ad oggi rimaste ai margini degli interventi del Ministero del Lavoro. Ci si riferisce soprattutto a territori dell’Africa che propongono attività formative sia a favore di disoccupati e in cerca di primo impiego, sia di occupati e tra questi soprattutto imprenditori e lavoratori autonomi. Al contrario alcune aree extra UE, come il Brasile, dove in passato si è concentrato un numero considerevole di interventi finanziati dal Ministero del lavoro, hanno espresso specifici fabbisogni formativi soltanto in un numero limitato di Circoscrizioni consolari.
Complessivamente, tenuto anche conto del carattere sperimentale dell’iniziativa, il risultato raggiunto è soddisfacente, ma potrà sicuramente essere migliorato attraverso una più ampia partecipazione dei Comites al processo di individuazione dei fabbisogni formativi.
Alcune innovative:
1) i progetti dovranno essere realizzati entro 12 mesi;
2) MAE effettua le verifiche in itinere sullo svolgimento delle attività formative informando i COMITES sulle date previste di questi controlli sì che i rappresentanti delle collettività potranno accompagnare i rappresentanti del MAE nelle visite;
3) i pagamenti prevedono:
- 30% 1° anticipo
- 50% 2° anticipo
- 20% a seguito di verifica amministrativo-contabile (attivando e responsabilizzando professionista locale reperito dal Consolato o Ambasciata);
4) risorse destinate complessivamente a questo “Avviso”: 50/60 milioni di Euro (in attesa di conferma politica).
I funzionari del MAE, membri del Comitato, con estrema sensibilità hanno sostenuto e condiviso le indicazioni e le esigenze espresse dal CGIE, la cui V Commissione ha validamente collaborato con esperienza, capacità, partecipazione intelligente : un gruppo coeso, un esempio palese che il confronto, duro quando necessario, ma sereno e rispettoso, anche in presenza di sensibilità ideologiche diverse, è foriero di risultati proficui e positivi per le comunità dei connazionali all’estero.
Ultima riunione il 4 aprile prossimo per i ritocchi cui farà seguito la pubblicazione sul GURI del nuovo Avviso, corredato dalle Schede Paese già perfezionate.
Individuati i progetti, questi saranno sottoposti a valutazione di una “Commissione composta da esperti tecnici nominati con apposito Decreto”: l’auspicio è che della stessa sia ancora chiamato a farne parte il Presidente della V Commissione Tematica del CGIE.
Scelta tecnica, nell’interesse ultimo delle nostre Collettività.
Non mancherà la tempestiva, formale richiesta in tal senso del Segretario Generale del CGIE.
Pensiamo anche che l’On. Franco Narducci voglia ora, in sede politica, come allora, sostenere tale richiesta.

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