Il solitario percorso di Elia Finzi del Corriere di Tunisi (2 aprile 2007)
Ancora una volta intervengo su un “passaggio” di Elia Finzi, apparso
sulla sua tradizionale rubrica (periodico tunisino).
Lo faccio volentieri per la simpatia e l’amicizia che mi lega a Finzi,
ma anche per contribuire al recupero della Comunità italiana presente in
Tunisia alle effettive dinamiche delle politiche migratorie.
Riferisce Finzi di avere individuato possibili “sostegni romani” ai fini
ricostituzione del COMTIES; meglio su possibili attività “Intercomites”
coinvolgenti altre realtà, altre Comunità italiane di Paesi limitrofi.
Tutto bene, condivido, ma con dei distinguo.
Infatti non occorrono miracolistici interventi romani, bensì il corretto
percorso della normativa, peraltro ripetutamente indicato a Finzi ma non
seguito, dalché la consapevole chiusura del Comites.
Più chiaramente il nostro intendeva che l’allora Ambasciatore procedesse
al rinnovo del Comites in base alla vecchia consistenza numerica della
Comunità (superiore a 3.000, dunque elettivo) e non con l’Anagrafe
Consolare frattanto bonificata (inferiore a 3.000, dunque di nomina, su
esplicita richiesta della Comunità, non manifestata).
Quanto agli “Intercomites”. Dimentica Finzi che sono stati negli anni
positivamente proposti e coordinati dal Comites di Algeri con il
concorso dei Comites di Casablanca ed Addis Abeba, anche di Tunisi,
pervenendo a delle sintesi utili alle nostre Comunità dell’Area.
Da questa lunga esperienza, su base volontaria, è nata la Conferenza dei
Presidenti dei Comites introdotta (dunque istituzionale) nella riformata
legge dei Comites che escluse però proprio quei Paesi ove l’idea nacque
e si consolidò (Nord Africa).
Nessun sostegno al duro confronto portato avanti dal Consigliere CGIE di
Area, venne dal Comites di Tunisi né tampoco dal “Corriere di Tunisi”.
Ancora una volta l’amico Finzi si avvia solitario a percorrere immobile,
sentieri confusi, privi di sbocchi.
In questo sacrificando una Comunità italiana, attiva, poliedrica,
desiderosa di partecipazione, di essere utile.
Siamo di nuovo giunti alla convinzione che la legge Comites debba essere
riformata sulla base di una più decisa valorizzazione di questo
Organismo: ci aspettiamo in questo senso un reale sostegno da parte del
Corriere di Tunisi e di Elia Finzi sulla battaglia che il sottoscritto,
nella sua veste di Consigliere CGIE, sta portando avanti.